Pesquisar
Bibliografia completa 4.282 recursos
-
Jean-Martin Charcot, widely regarded as a leading founder of modern neurology, made substantial contributions to the understanding and characterization of numerous medical conditions. His initial focus was on internal medicine, later expanding to include neuropathology, general neurology, and eventually emerging fields such as neuropsychology and neuropsychiatry. Furthermore, Charcot's intellectual pursuits extended beyond medicine, encompassing research in art history, medical iconography, sociology, religious studies, and the arts, solidifying his status as a polymath.
-
Negli ultimi decenni le ricerche sulle missioni, e in particolare sulle missioni gesuitiche, si sono moltiplicate non più solo in una prospettiva di taglio istituzionale ma anche guardando appunto alla storia globale, attraverso quelle fonti europee ma anche locali in grado di mettere in luce la storia di quegli insediamenti da una prospettiva extra-europea. Ciò ha consentito di mettere in evidenza luci e - soprattutto - ombre dell'evangelizzazione, connettendo il fenomeno a quello più generale della colonizzazione europea delle quattro parti del mondo, per utilizzare la definizione coniata da Francesco Ingoli, prefetto della Congregazione de Propaganda Fide ai tempi della sua fondazione (1622). Da un lato dunque ricerche che hanno messo al centro le strategie della Santa Sede romana messe in atto per rafforzare la dimensione universalistica del cristianesimo, dall'altra studi che hanno posto l'attenzione sulle conseguenze dell'evangelizzazione su popolazioni del tutto ignare dell'esistenza di una fede cristiana fino all'arrivo di Colombo nel Nuovo Mondo. L'impostazione scelta da questo volume curato da Marina Massimi è ancora diversa e, nel panorama attuale, originale: partire da un contesto territoriale molto ristretto, come è il caso di Fermo, comune piccolo ma dalla storia secolare, per ricostruire, potremmo dire dal basso, un capitolo della storia del fenomeno missionario che ebbe in Italia e in Europa un impatto massiccio sulla società del tempo. Il libro si presenta dunque al tempo stesso come una microstoria, attenta a ricostruire casi di studio e biografie concrete di chi quel fenomeno lo animò in prima persona, e come una storia globale per l'impatto che la scelta missionaria ebbe sulla vita di tanti gesuiti che partendo da un contesto italiano periferico si dovettero confrontare con periferie assai più rispondenti a tale definizione, divise dall'Europa da immensi oceani.
-
Negli ultimi decenni le ricerche sulle missioni, e in particolare sulle missioni gesuitiche, si sono moltiplicate non più solo in una prospettiva di taglio istituzionale ma anche guardando appunto alla storia globale, attraverso quelle fonti europee ma anche locali in grado di mettere in luce la storia di quegli insediamenti da una prospettiva extra-europea. Ciò ha consentito di mettere in evidenza luci e - soprattutto - ombre dell'evangelizzazione, connettendo il fenomeno a quello più generale della colonizzazione europea delle quattro parti del mondo, per utilizzare la definizione coniata da Francesco Ingoli, prefetto della Congregazione de Propaganda Fide ai tempi della sua fondazione (1622). Da un lato dunque ricerche che hanno messo al centro le strategie della Santa Sede romana messe in atto per rafforzare la dimensione universalistica del cristianesimo, dall'altra studi che hanno posto l'attenzione sulle conseguenze dell'evangelizzazione su popolazioni del tutto ignare dell'esistenza di una fede cristiana fino all'arrivo di Colombo nel Nuovo Mondo. L'impostazione scelta da questo volume curato da Marina Massimi è ancora diversa e, nel panorama attuale, originale: partire da un contesto territoriale molto ristretto, come è il caso di Fermo, comune piccolo ma dalla storia secolare, per ricostruire, potremmo dire dal basso, un capitolo della storia del fenomeno missionario che ebbe in Italia e in Europa un impatto massiccio sulla società del tempo. Il libro si presenta dunque al tempo stesso come una microstoria, attenta a ricostruire casi di studio e biografie concrete di chi quel fenomeno lo animò in prima persona, e come una storia globale per l'impatto che la scelta missionaria ebbe sulla vita di tanti gesuiti che partendo da un contesto italiano periferico si dovettero confrontare con periferie assai più rispondenti a tale definizione, divise dall'Europa da immensi oceani.
-
El artículo analiza el Catálogo Trianual de la recién constituida Provincia Jesuítica del Paraguay escrito por Diego de Torres Bollo en 1614, centrándose en la descripción de los temperamentos y cualidades de los miembros de la Orden pertenecientes a dicha provincia. Estos datos se comparan con otras fuentes referidas a biografías y otros aspectos históricos que dilucidan el significado y la función de la valoración realizada por el provincial. El Catálogo de 1614 (y los catálogos trienales en general) no es un mero registro formal, sino que responde a la necesidad de que la Compañía de Jesús, presente en un contexto misionero desafiante, sea un "cuerpo" vivo y sano en los aspectos, espiritual, psíquico y somático, y como tal, capaz de responder a las necesidades del entorno. Para ello, el ideal de equilibrar el cuerpo social y espiritual de la Compañía debe tener en cuenta la complexión, es decir, el estado de los cuerpos físicos, una visión presente en los ignacianos desde el principio.
Explorar
Tipo de recurso
- Artigo de periódico (1.843)
- Conferência (1)
- Livro (508)
- Seção de livro (1.226)
- Tese (704)
Ano de publicação
- Entre 1900 e 1999 (446)
-
Entre 2000 e 2025
(3.832)
- Entre 2000 e 2009 (1.162)
- Entre 2010 e 2019 (1.751)
- Entre 2020 e 2025 (919)
- Desconhecido (4)